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29/12/2024 16:45
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Vanni Talpo nuovo coach del settore giovanile del Derthona Basket

Vanni Talpo nuovo coach del settore giovanile del Derthona Basket

Il settore giovanile del Derthona Basket dà un caloroso benvenuto a Vanni Talpo, uno dei volti nuovi dello staff tecnico 2024/25 del Derthona Basketball Lab, in cui guiderà quest’anno l’U17 Eccellenza da capo allenatore. Abbiamo fatto due chiacchiere con il 34enne coach bianconero, tornato a fare le giovanili dopo la sua esperienza da assistente allenatore con la prima squadra della Bertram Derthona per ben 7 stagioni, tra cui le ultime tre in Serie A, fino ad arrivare alla più recente ai Mondiali con la Nazionale Italiana U17, sempre da assistente, cogliendo un magnifico argento iridato.

Vanni, parlaci della tua esperienza con la Nazionale U17, soprattutto dell’ultima spedizione ai Mondiali giocati in Turchia.

“L’esperienza con la Nazionale rappresenta senza dubbio uno dei momenti più emozionanti e coinvolgenti della mia carriera. Un primo ringraziamento va alla FIBA, per averci offerto l’opportunità di vivere dieci giorni di alto livello sia a noi ma soprattutto ai ragazzi, preparandoli a quello che potrà essere il loro futuro. Io e tutto lo staff abbiamo avuto il privilegio di lavorare con questo gruppo per più di due anni, riuscendo a competere sempre al massimo del livello, sia europeo che mondiale, e questo ci rende molto orgogliosi. Quest’anno è stata un’esperienza a 360 gradi: nonostante alcune difficoltà incontrate durante il torneo, grazie alla volontà e alla grandissima coesione che si è creata nel gruppo dei ragazzi, siamo riusciti ad uscirne fuori. Ringrazio vivamente tutte le società che collaborano alla formazione di questi giovani talenti, consentendoci di competere, come detto prima, ai massimi livelli internazionali”.

Qual è stata la partita che vi ha dato la svolta per arrivare fino in fondo?

“Se guardiamo il percorso, chiaramente l’ottavo di finale contro l’Australia è stato determinante; grazie al gap recuperato che si era accumulato durante la partita, e riuscire poi a vincere ai supplementari, ci ha dato forza e soprattutto una consapevolezza che ci ha portato fino alla fine. Siamo arrivati alla finale consci delle difficoltà che ci attendevano ma non avendo nulla da perdere, avevamo la speranza di provare a battere gli Stati Uniti, che a livello mondiale hanno un record ineguagliabile. Purtroppo, loro hanno vinto meritatamente l’oro, ma siamo comunque soddisfatti di aver raggiunto questo traguardo. Credo che confermarsi per due anni consecutivi a questo livello sia molto difficile nello sport, quest’anno non eravamo outsider e quindi il percorso effettuato ha un valore aggiunto sulla forza espressa da questo gruppo. Vorrei concludere ringraziando coach Mangone per lo spazio e le responsabilità che mi ha dato all’interno di questo progetto, chiaramente un ringraziamento va anche a tutto lo staff partendo dall’assistente Alfredo Lamberti fino al preparatore Roberto Marocco e al medico Andrea Bulgheroni, che non solo ci hanno accompagnato in questi due anni e mezzo, ma il loro supporto e il loro lavoro sicuramente è stato fondamentale”.

Cosa ti aspetti dalla prossima stagione, con il tuo ritorno nelle giovanili?
“Venendo da questa esperienza con la nazionale sono molto entusiasta di cominciare questa nuova esperienza lavorativa, tornando a lavorare con ragazzi di livello, perché penso che il Derthona Basketball Lab abbia seguito le orme della prima squadra crescendo di anno in anno. Ritorno nel settore giovanile, che ho trovato completamente rinnovato rispetto a quando l’avevo lasciato anni fa. Non vedo l’ora di mettere a disposizione di coach Ansaloni e del suo staff nuove idee, con l’obiettivo di mantenere gli ottimi risultati dello scorso anno, con una doppia qualificazione alle Finali Nazionali, ma soprattutto di contribuire alla crescita individuale di ogni singolo ragazzo. Sicuramente il campionato di U17 Eccellenza, per la squadra che Ablatico e tutto il suo entourage ha allestito, è di grande stimolo. L’obiettivo principale per me è riuscire a condividere con questi ragazzi tutto ciò che ho appreso in questi anni lavorando con la prima squadra e che può aiutarli a crescere giorno dopo giorno”.

 

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