Tortona cade ancora una volta nel finale: Brescia si conferma bestia nera e passa al PalaEnergica
Bertram Derthona – Germani Brescia 78-85
(23-29, 45-49, 66-64)
Bertram: Zerini ne, Vital 6, Kuhse 17, Gorham 7, Candi, Denegri 2, Strautins 8, Baldasso 10, Kamagate 8, Biligha 3, Severini 11, Weems 6. All. De Raffaele.
Brescia: Bilan 10, Ferrero ne, Dowe 8, Della Valle 14, Ndour 8, Burnell 12, Tonelli ne, Ivanovic 17, Mobio 3, Rivers 11, Cournooh 2, Pollini ne. All. Poeta.
Arbitri: Lanzarini di Bologna, Paglialunga di Massafra (TA), Catani di Pescara.
Spettatori: 2375.
La Bertram Derthona ricade nei fatali finali di gara. Torna a farlo per la terza volta consecutiva in campionato e accade nella sfida dell’ottava giornata della Serie A Unipol contro la Germani Brescia, che passa al PalaEnergica Paolo Ferraris di Casale Monferrato per 85-78. Tortona non riesce a interrompere il tabù nei confronti della squadra bresciana, che allunga a 6 la striscia vincente negli scontri diretti delle ultime tre stagioni tra Serie A e Supercoppa. Il Derthona manca l’opportunità di cogliere punti importanti in ottica Final Eight di Coppa Italia nello scontro diretto iniziato con due punti in classifica a favore dei lombardi al giro di boa del girone d’andata.
Ed equilibrata è stata anche la gara, con Brescia brava a replicare sempre con immediatezza ai tentativi di allungo della Bertram, arrivati soprattutto nel terzo periodo, con Kamagate e Strautins, fin lì frenato dai falli, a confezionare un rotondo 10-0 di break per il 62-56 del 27’ che ha rappresentato il massimo vantaggio in partita per i bianconeri, che hanno poi pagato i tre minuti conclusivi che hanno deciso il match a favore degli ospiti nel finale punto a punto.
La Germani si fa preferire all’inizio sfruttando la maggiore efficacia nelle vicinanze del canestro (72% nel tiro da due a metà gara) ma senza riuscire a produrre più del +4 con cui si va alla pausa lunga, 45-49, perché Gorham e Severini (il più continuo) sono autori di un secondo periodo prolifico a livello realizzativo, dopo che a partire molto forte era stato Kuhse all’interno di un primo quarto dove però Brescia era stata capace di segnare 29 punti puntando sui suoi consueti ritmi alti. Tre schiacciate di Kamagate assistite dai compagni e un 6-0 di Strautins portano appunto Tortona al massimo vantaggio, ma come accaduto in sorpassi precedenti Brescia ci mette un attimo a recuperare con il controbreak di Burnell e dell’ex Dowe (62-62). Si procede ad elastico, la controrisposta tortonese è affidata a Baldasso, che non solo fa chiudere per la prima volta avanti i padroni di casa all’arrivo di una sirena di fine quarto, 66-64 al 30’, ma segna anche la tripla che apre il periodo conclusivo. A quattro minuti dalla fine si continua a non avere nessun padrone, con i due play Ivanovic (13 punti nel secondo tempo) e Kuhse a rispondersi da oltre l’arco per il 76-77 e Strautins a firmare un nuovo sorpasso per il Derthona dalla lunetta ma a commettere il quinto fallo nella difesa successiva a -2’45”. Da lì la partita gira dalla parte di Brescia, perché al terzo rimbalzo d’attacco dei suoi nella stessa azione Rivers rimette avanti Brescia, rafforzato dal più comodo dei canestri da sotto di Bilan a 1 minuto esatto dal termine, 78-81. Un tiro corto di Vital e una palla persa di Kuhse, inframmezzati e seguiti da un libero a testa di Della Valle e Rivers (78-83 a -32”) creano il divario che i due successivi errori al tiro di Weems e Severini non possono ribaltare. In classifica Brescia sale così a quota 12 punti, Tortona resta a 8 ma ancora dentro i playoff con il suo ottavo posto solitario.
Ora il campionato si ferma per una settimana. Alla ripresa Tortona andrà all’Unipol Forum di Assago per sfidare l’EA7 Emporio Armani Milano, match in programma domenica 1 dicembre alle ore 16:30.
DICHIARAZIONI “Brescia ha meritato una vittoria colta grazie all’esperienza dei suoi giocatori, una squadra di veterani che sa esattamente cosa fare quando si decide la partita”, è l’inizio del commento di coach Walter De Raffaele. “C’è rammarico perché, di fronte ad una gara fisica e dura che avevamo rimesso in piedi, siamo a commentare un’altra sconfitta sempre per ingenuità negli ultimi tre minuti. Ingenuità, disattenzioni, purtroppo a questi livelli i dettagli fanno la differenza, lo avevo detto nelle precedenti sconfitte e devo ripeterlo. Ci deve essere la lucidità e il controllo di sapere cosa fare quando si decide la partita, invece nell’ultima settimana e mezza registriamo la stessa inesperienza. Mi dispiace – continua – che Strautins non abbia potuto esprimere ciò che poteva fare stando fuori parecchi minuti per i repentini problemi di falli. Ora c’è da recuperare le energie perché ne abbiamo spese tante in questi venti giorni e poi lavorare in palestra perché non è che abbia molte altre medicine. I giocatori dovranno prendersi ognuno le proprie responsabilità, lo impone la crescita di una squadra pensata con diversi rookie stranieri ma che deve fare dei passi avanti perché personalmente registro nelle sconfitte la stessa matrice, una squadra che se la gioca con tutti mettendo la testa avanti in momenti importanti ma che poi la perde”.