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Preciso e solido, il Derthona impatta la serie

Preciso e solido, il Derthona impatta la serie

Bertram Derthona-Umana Reyer Venezia 70-58

 (14-14, 30-25, 57-42)

Tabellini:

Derthona: Mortellaro ne, Wright 9, Cannon 6, Tavernelli, Filloy 7, Mascolo 9, Cattapan ne, Severini, Sanders 20, Daum 9, Cain 4, Macura 6. All. Ramondino

Venezia: Stone 3, Bramos 4, Tonut 30, De Nicolao 3, Echodas, Morgan 1, Mazzola, Brooks 2, Theodore 2, Cerella 2, Vitali 3, Watt 8. All. De Raffaele

Una prestazione di alto livello su entrambi i lati del campo, davanti a un pubblico partecipe vale il pareggio nella serie. La squadra allenata da Ramondino insegue solo nelle battute iniziali, prima di prendere il comando dei ritmi e del punteggio, dilatando il proprio margine in un secondo tempo condotto con autorevolezza. Giovedì 19 maggio alle 20 al PalaTaliercio il terzo atto di una serie intensa e fisica.

Equilibrio in campo al PalaEnergica Paolo Ferraris nella prima frazione: dopo l’avvio favorevole a Venezia, il Derthona trova soluzioni corali prima per accorciare e poi per pareggiare a 14 allo scadere con il canestro di Cannon. Nel secondo periodo i bianconeri alzano l’intensità della propria difesa, limitando l’attacco della Reyer, e operano il sorpasso, chiudendo il primo tempo avanti 30-25.

Al rientro dagli spogliatoi, la Bertram alimenta il momento favorevole spinta da Sanders, che dà il via a un importante break che vale la doppia cifra di vantaggio. Questo margine è dilatato da una grande difesa, che permette ai bianconeri di terminare la frazione avanti 57-42. Nell’ultimo quarto il Derthona tocca il +17 (63-46) macinando gioco con continuità e resiste ai tentativi di rientro di Venezia nei minuti seguenti, conquistando un brillante successo: alla sirena è 70-58.

Così coach Marco Ramondino al termine della gara: “Siamo molto contenti di avere dimostrato di essere competitivi anche nei playoff. La differenza tra le gare di campionato e playoff nel non fare errori è alta, questa gara ci deve rendere orgogliosi della nostra capacità di elevare il nostro livello di gioco. In attacco abbiamo mosso la palla, avuto ritmo e costruito buoni tiri da tre punti, in difesa abbiamo posto il focus sugli errori di gara 1 da non ripetere e sulla capacità di cambiare negli ultimi secondi dell’azione contro una squadra che ha cercato di abbassare il ritmo e concludere al termine dei 24 secondi. Dobbiamo migliorare qualche sbavatura, resistere ai contatti ed essere più forti con la palla quando siamo in area per tirare più di undici tiri liberi. In gara 1 ci erano mancate piccole cose, contro avversari di questo livello è difficile trovare energie quando si viene puniti. Io credo che sia importante vincere nei playoff perché è un risultato concreto. L’immagine della nostra squadra da quattro anni è quella in cui tutti sono coinvolti e hanno un ruolo, pur non avendo lo stesso numero di tiri: è importante il contributo di tutti e le forze dei nostri ragazzi sono il coraggio del singolo e la capacità di ognuno di limare qualcosa a favore della squadra. Dobbiamo guardare a Venezia con la volontà di colmare il gap ed imitarli: sicuramente a livello di continuità è la squadra migliore dell’ultimo lustro. Giocano duro, hanno un grande allenatore, sanno come si vince: per le difficoltà del contesto, dell’avversario, della stanchezza e della richiesta che i giocatori dovranno sostenere sarà importante non snaturarsi, esprimendoci nel nostro modo al massimo delle possibilità”.

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