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L’Autosped è solida ed efficace, gioca alla pari con Venezia ma perde nel finale

L’Autosped è solida ed efficace, gioca alla pari con Venezia ma perde nel finale

Umana Reyer Venezia-Autosped BCC Derthona 71-59

(17-22, 41-35, 56-52)

Tabellini:

Venezia: Logoh ne, Berkani 16, Smalls 6, Villa 18, Nicolodi, Pan 5, Stankovic 6, Cubaj 7, Miccoli ne, Fassina, Santucci, Kuier 13. All. Mazzon

BCC Derthona: Dotto 7, Marangoni, Fontaine 2, Milani, Premasunac, Leonardi ne, Zahui B. 7, Arado 2, Attura 14, Melchiori 14, Penna 11, Gatti 2. All. Cutugno

L’Autosped BCC Derthona gioca una grande partita per la sua quasi totale interezza nella semifinale di Coppa Italia contro l’Umana Reyer Venezia, arriva più volte a un possesso di distanza nel finale, ma le giocate di talento delle lagunari sono decisive per l’esito della sfida. La prima storica partecipazione delle Giraffe alla Final Four di Coppa Italia rimane un momento da applaudire e ricordare per il Club e per la squadra che, sospinta dai suoi tifosi, ha sognato e sfiorato l’accesso all’atto conclusivo della manifestazione. Da segnalare il ritorno in campo di Francesca Melchiori, autrice di 14 punti con 4/4 da tre punti.

Primo quarto di grande livello per il BCC, che mette grande attenzione in difesa e trova grandi percentuali nel tiro da fuori (7/12) per allungare nel punteggio spinta anche dalla verve di Melchiori (10 punti) per chiudere avanti 17-22 al 10’. Nel secondo periodo, la Reyer alza il livello del proprio gioco e trova in Villa e Berkani le finalizzatrici del parziale che vale il sorpasso (31-28) al 15’. Nelle battute conclusive del primo tempo le lagunari allungano sino al 41-35 dell’intervallo.

Al rientro dagli spogliatoi, l’Autosped impatta la partita a quota 41, costringendo coach Mazzon a fermare la partita. Dopo l’interruzione, Venezia torna a condurre l’incontro e allunga sino al 51-44 del 27’. Nel finale del periodo, la formazione allenata da Cutugno accorcia le distanze, e alla terza sirena il punteggio è 56-52. L’ultimo quarto scorre sul filo dell’equilibrio, con l’Autosped che sul 60-58 per Venezia ha più volte la palla per pareggiare o passare a condurre l’incontro, prima del decisivo break delle campionesse d’Italia, che conquistano la finale vincendo per 71-59.

Il commento di Francesca Melchiori, al rientro due mesi dopo l’intervento al menisco del ginocchio sinistro: “Abbiamo giocato una buona gara per tanti minuti, anche se nel finale avremmo potuto essere più precise perché contro squadre forti come Venezia non si possono commettere errori nei momenti decisivi. C’è un po’ di rammarico perché siamo state in partita sino alle battute conclusive”.

Così coach Orazio Cutugno: “Rimane un po’ di rammarico alla fine, anche se possiamo ritenerci orgogliosi per la partita che abbiamo disputato per larghi tratti, merito del lavoro delle ragazze e dello staff nella preparazione dell’incontro. Nel finale, un paio di nostre scelte sono state punite dal talento di Venezia, cui faccio i complimenti per la vittoria”.