
La Bertram cade a Sassari. Mercoledì il big match casalingo di Champions con Tenerife
Banco di Sardegna Sassari – Bertram Derthona Tortona 87-82
(20-16, 36-36, 57-57)
Sassari: Cappelletti 10, Bibbins 19, Weber 17, Casu ne, Trucchetti ne, Fobbs 19, Tambone 3, Veronesi 5, Bendzius 6, Vincini 4, Renfro 4, Gazi ne. All. Bulleri.
Tortona: Zerini, Vital 24, Kuhse 9, Gorham 13, Candi 5, Farias ne, Denegri, Baldasso 11, Kamagate 6, Biligha 3, Severini 7, Weems 4. All. De Raffaele.
Arbitri: Lanzarini di Bologna, Dori di Mirano (VE), Valleriani di Ferentino (FR).
La Bertram Derthona Tortona esce sconfitta dal PalaSerradimigni di Sassari. I padroni di casa del Banco di Sardegna vincono per 87-82 nella 26^ giornata della Serie A Unipol confermando il loro ottimo momento di forma, arrivato alla quinta vittoria di fila. La terza sconfitta consecutiva in campionato, viceversa, costa ai bianconeri la fuga in classifica di Venezia, la diretta concorrente per l’ottavo posto che si allontana di due punti lasciando Tortona da sola in nona piazza a quota 28, con lo scontro diretto anche a favore dei veneti.
In Sardegna la differenza l’ha fatto il 10-0 subito sul 72 pari a quattro minuti e mezzo dalla fine, un digiuno di punti durato per oltre tre minuti consentendo in particolare a Fobbs e Bibbins di confezionare l’82-72 che con 90 secondi rimasti sul cronometro ha spaccato un match che per alcuni versi ha ricalcato l’andamento della partita infrasettimanale di Champions League a Tenerife: partenza negativa, ritorno in partita grazie al secondo quintetto, resto di gara giocato punto a punto trovando anche il sorpasso nella ripresa, ma a fare la differenza – rispetto a quanto successo alle Canarie – quel black-out nel finale che non ha permesso di giocarsi la vittoria fino in fondo.
Il cattivo avvio gara ha permesso anche in questo caso agli avversari – privati nell’immediata vigilia di Rashawn Thomas – di volare subito a 13 punti di massimo vantaggio (18-5 al 5’). Sono i cambi dalla panchina a far recuperare abbastanza presto il gap, le giocate di Severini e dell’ispirato Baldasso da oltre l’arco firmano la parità a quota 27 al 14’. Da lì la contesa si sviluppa sul filo dell’equilibrio con la Bertram che trova il primo sorpasso a metà terzo quarto con la prima sfuriata in partita di Kuhse, 45-48. La tripla di Vital significa anche il massimo scarto sul 47-51 con tre minuti e mezzo da giocare prima dell’ultima minipausa, che arriva con le due squadre in parità come successo già alla pausa lunga, 57-57 dopo il 36-36 di metà gara.
La prima parte del quarto periodo si caratterizza per il botta e risposta tra le due squadre fino al 72 pari a 4’30” dal termine. E’ il momento in cui si spegne la luce della Bertram, diverse palle perse (15 a fine gara) le impediscono di provare la via verso il canestro mentre dall’altra parte Fobbs e Bibbins costruiscono l’82-72 a 90” dalla sirena. Negli ultimissimi secondi Tortona ha un parziale sussulto, si riavvicina a -4 sull’83-79 a -18”, troppo pochi per impedire ai sardi di festeggiare e rafforzare il loro decimo posto a 24 punti.
In campionato il prossimo appuntamento è per il sabato di Pasqua, 19 aprile, con la trasferta delle ore 19:15 in casa della Nutribullet Treviso. Prima ci sarà la partita per restare ancora in vita in Champions League con la Gara-2 casalinga dei quarti di finale di mercoledì alle ore 18:30 contro La Laguna Tenerife, oggi sconfitta in casa per 79-68 nello scontro al vertice del campionato spagnolo con il Real Madrid.
DICHIARAZIONI “Abbiamo avuto un impatto morbido, siamo stati bravi a rientrare, ma la cosa più evidente è stato il nostro non avere continuativamente la giusta energia da parte di tanti giocatori per impattare le varie situazioni della partita”, è il commento di coach Walter De Raffaele. “La gara è stata equilibrata, ma quella mancanza di energia ha portato a poca lucidità, come spesso ci succede, e le 15 palle perse sono veramente tante per vincere una partita così, comunque decisa negli ultimi 3-4 minuti. Brava Sassari ad approfittarne e a vincere con merito. Ripeto, noi purtroppo paghiamo esattamente una poca lucidità unita a una poca energia. Ma soprattutto una mancanza spesso di leadership nei momenti importanti delle partite”.