Il Derthona si arrende a Milano nel secondo tempo
Bertram Derthona-AX Armani Exchange Milano 64-81
(22-19, 37-40, 51-63)
Tabellini:
Derthona: Mortellaro ne, Wright 6, Cannon 2, Tavernelli ne, Tambwe ne, Filloy 12, Mascolo, Severini 5, Sanders 15, Daum 5, Cain 4, Macura 15. All. Ramondino
Milano: Melli 11, Grant 12, Rodriguez 8, Leoni, Ricci 6, Biligha, Hall 5, Baldasso 16, Daniels, Alviti 13, Hines 7, Bentil 3. All. Messina
Cade tra le mura amiche del PalaEnergica Paolo Ferraris la Bertram Derthona, che contro l’AX Armani Exchange Milano gioca oltre un tempo alla pari prima di subire le iniziative avversarie. La squadra allenata da Messina, grazie a extra possessi e lucidità offensiva dilata progressivamente il proprio margine, imponendosi alla sirena.
Primo quarto di grande intensità al PalaEnergica: il Derthona trova buone soluzioni corali che consentono di condurre la frazione nel punteggio e chiuderla in vantaggio 22-19. Nel secondo periodo la difesa di Milano sale di livello, dando il sorpasso alla formazione allenata da Messina. La Bertram accorcia il divario negli ultimi minuti: all’intervallo il parziale è 37-40.
Al rientro dagli spogliatoi, l’AX Armani Exchange prova ad allungare, guidata dai canestri di Hines: coach Ramondino interrompe la gara sul 42-51 del 24’. Nelle battute seguenti il Derthona produce un grande sforzo per rientrare, ma Milano gioca con lucidità e allunga fino al 51-63 del 30’. Nell’ultima frazione gli ospiti danno la spallata decisiva all’incontro con le triple di Alviti e Rodriguez, ampliando il proprio gap fino al 64-81 della sirena finale.
Così coach Marco Ramondino al termine della gara: ʺComplimenti a Milano per l’ennesima ottima partita che hanno fatto contro di noi. La gara è stata abbastanza dominata da parte loro, al di là del tempo che ci hanno messo a venirne a capo è stata simile ai due precedenti incontri tra noi e loro. Dovevamo fare di più e giocare meglio, non fare alcuni errori che avevamo già fatto e pensavamo di potere togliere: serve tornare in palestra per fare un lavoro migliore. Credo che squadre come Milano ti costringono a lasciare qualcosa qua e là in ogni possesso e alla fine ti entrano sottopelle: loro hanno segnato canestri facili da evitare, perché in alcuni momenti trovano delle soluzioni non solo di talento ma che sono bravi a mantenere come squadra per il livello che hanno. Non saprei quantificare l’entità dell’infortunio di Cannon né cosa ci aspetti di conseguenza. L’impatto avuto da Baldasso è stato determinante in un primo tempo in cui, con maggiore attenzione da parte nostra nelle situazioni individuali, avremmo potuto togliergli 6-8 punti che è stato bravo a fare. Sono piccole cose che loro prendono, come è giusto che sia nelle grandi squadre. Abbiamo visto dettagli delle altre due partite che avremmo dovuto migliorare per essere più vicini a Milano: sono aspetti difficili da trovare nell’immediato, ma sono sicuro che continueremo a lavorare per cercare di metabolizzarliʺ.