Gianluca Mazzoncini: ʺA Tortona per rimettermi in gioco. C’è grande sintonia con lo staff tecnicoʺ
ʺIl feeling con Tortona è nato fin da subito, da quando ho parlato con coach Ramondino e ho potuto visitare la città e l’ambiente sportivo. Sentivo la necessità di rimettermi in gioco dopo molti anni trascorsi a Pistoia, la mia città natale e nel Derthona ho trovato la soluzione ideale. Le impressioni iniziali sono positive; ho deciso di scendere di categoria perché la A2 è un campionato che mi piaceʺ. Comincia così la prima intervista di Gianluca Mazzoncini, arrivato in estate in città e professionista da quasi venticinque anni nel mondo dello sport.
ʺHo una Laurea in Scienze Motorie – continua il nuovo preparatore fisico bianconero – insegno ai corsi per Preparatori Fisici Nazionali, ho una qualifica di Allenatore specialista in atletica leggera e per molti anni ho lavorato nel mondo del calcio. Sono nella pallacanestro da vent’anni, di cui quattordici trascorsi tra Serie A e A2ʺ.
In questi giorni inaugurali della stagione 2019/20, Mazzoncini ha cominciato a lavorare con la squadra seguendo il programma stilato ʺin accordo con il capo allenatore e con lo staff tecnico. Nelle sedute di lavoro atletico finora svolte abbiamo continuato a monitorare la condizione dei giocatori. Credo che questo primo blocco di lavoro ci sarà utile per un momento successivo in cui si potrà iniziare a costruire qualcosaʺ.
Il nuovo preparatore fisico della Bertram si è poi soffermato sull’importanza della collaborazione con lo staff degli allenatori, che è molto importante in quanto ʺnoi siamo allenatori della parte fisica. L’atleta va infatti visto sotto vari aspetti, da quello tecnico a quello fisico e nutrizionale. A Tortona ho avuto la fortuna di trovare coach Ramondino e uno staff che è in sintonia con l’idea di lavoro: questa sinergia sta portando solo a cose positive finalizzate a raggiungere l’obiettivo comune a tuttiʺ.
ʺHo contattato tutti i giocatori molto prima che arrivassero a Tortona – prosegue Mazzoncini – perché questo è il mio modo di lavorare. Così avevo già un’idea di cosa avrebbero fatto, tecnicamente e fisicamente, nel corso dell’estate. Alcuni di loro hanno giocato partite importanti con la Nazionale, altri hanno lavorato per il mantenimento della condizione. Devo dire che siamo in linea con le mie aspettative, la squadra è motivata e composta da giocatori professionaliʺ.
In chiusura, Gianluca ha voluto spiegare la scelta di svolgere una parte della preparazione fisica al Parco del Castello di Tortona: ʺDovendo stare tanti mesi al chiuso su un parquet, ho preferito, in questa fase iniziale, fare allenamento su una superficie più morbida, che è più motivante per i giocatori. Il Parco del Castello è molto spazioso e permette una respirazione migliore in quanto coperto dalle piante: lo ritengo il luogo migliore per effettuare lavori aerobici impegnativi, anche a livello mentale, per gli atleti. Credo che cambiare ambiente di lavoro possa essere molto utile e di aiuto per tuttiʺ.